Cosa fa lo zenzero al corpo?
Cosa fa lo zenzero al corpo?
Cosa fa lo zenzero al corpo?
Lo zenzero è utile per alleviare alcuni sintomi gastrointestinali, come gonfiore addominale e nausea ed è molto amato in cucina per il suo caratteristico gusto piccante. La pianta dello zenzero (Zingiber officinale) ha origine asiatica.
Quali sono gli effetti collaterali dello zenzero?
Superare la dose giornaliera massima può rendere lo zenzero potenzialmente dannoso anche per chi non ha particolari problemi di salute; gli effetti collaterali più comuni dovuti a un’eccessiva assunzione di zenzero sono: Bruciore di stomaco. Diarrea. Gonfiore e flatulenza.
Come si usa lo zenzero come antinfiammatorio?
Per la preparazione di infusi e tisane potete utilizzare 1 g di rizoma secco (oppure 10 g di quello fresco) posto in una tazza d’acqua bollente. Un pezzetto di radice fresca o secca si può masticare all’occorrenza in caso di dolori intestinali, nausea o crampi allo stomaco.
Chi non deve mangiare lo zenzero?
Lo zenzero inoltre è sconsigliato: a chi soffre di diabete, data la capacità di questa pianta di abbassare i livelli di glicemia del sangue; alle persone che soffrono di calcoli biliari, dato che stimola i succhi gastrici e il rilascio di bile da parte della cistifellea.
Come si può mangiare lo zenzero?
Il modo più semplice per consumarlo è grattugiarne un po’ direttamente a fine cottura sopra riso, pasta, secondi piatti o verdure. Ma con lo zenzero si possono preparare anche dolci, bevande dissetanti, tisane o infusi e un ottimo olio per aromatizzare in maniera semplice e veloce le vostre pietanze preferite.
Chi prende la cardioaspirina può prendere lo zenzero?
Evitare l’uso dello zenzero in contemporanea a farmaci antinfiammatori e ipotensivi. Dato il suo effetto fluidificante del sangue, si consiglia sempre di consultare il medico prima di fare uso di zenzero nel caso in cui si assumono farmaci antiaggreganti e anticoagulanti (Coumadin, Cardioaspirina, ecc…).
Chi ha il diabete può mangiare lo zenzero?
Quando è fresco e si presenta sotto forma di radice è molto utile e indicato principalmente per preparare benefici infusi. Sotto forma di polvere invece lo si predilige per insaporire le pietanze quotidiane. In qualunque forma si presenti è un toccasana per coloro che soffrono di diabete.